by admin | Giu 20, 2015 | Senza categoria
Per la prima volta la GDO prepara un piano di azione condiviso per valorizzare la trasparenza di filiera: una campagna nei punti vendita, uno strumento social e una legge di iniziativa popolare. Nel corso di questa V edizione il GreenRetailForum&Expo ha ospitato un evento che potrebbe rappresentare un primo esperimento di networking nel mondo della distribuzione organizzata e lascia intravedere un nuovo metodo di azione delle insegne nazionali: condivisione di intenti e di azione attorno ai temi importanti, ovvero quelli che mettono in gioco i diritti essenziali dei cittadini e la coerenza stessa del sistema del largo consumo, dal retail all’industria di marca. A prescindere dalle posizioni associative e di categoria, al di là e al di sopra degli interessi di lobby e parti politiche, sempre e comunque a difesa dei cittadini consumatori e della reputazione del retail. Il tema è quello della trasparenza di filiera che proprio nell’anno di Expo e del rilancio di un sano rapporto tra filiera agroalimentare, il territorio e i diritti dei cittadini, si trova ad essere minacciata da una normativa europea (1169/11) entrata in vigore a dicembre 2014 che ha aperto una falla nel sistema di informazione eliminando l’obbligo di indicare il luogo di produzione in etichetta. Invitati da Plef, NDB, e DistribuzioneModerna, i manager (Pugliese – Conad, Santambrogio -Vègè, Gasbarrino – Unes/U2, Graffione -Coralis) e gli imprenditori presenti (Casillo – Gruppo Casillo, Gulli – General Conserve/AsDoMar) hanno raccolto la sfida di fare un passo avanti rispetto alla petizione lanciata da Raffaele Brogna e già sottoscritta su ioleggoletichetta.it. Infatti, oltre a mantenere sui prodotti a marchio del distributore l’indicazione del luogo di produzione,...
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