Tutte le analisi sulla sostenibilità nel Retail evidenziano la rilevanza degli imballi. Di fatto dalla nascita del libero servizio, l’imballo per l’acquisto diretto ha costituito un punto chiave per la visibilità, la funzionalità, la sicurezza, l’esposizione e il trasporto.
L’enfasi sul packaging ha fatto sì che molte innovazioni nelle merci offerte nel Largo Consumo, siano Packaging diversified, multi pack, banded pack, cluster, on pack gift etc.
La sensibilità allo spreco di materiale d’imballo, a partire dalla legge Ronchi del 1997, ha portato alla nascita di consorzi di riciclo per favorire la non dispersione del materiale dopo l’uso, attraverso la raccolta e la rigenerazione.
Vetro, alluminio, carta /cartone, plastica, legno sono oggi tutti governati da modelli consortili, anche di leadership europea. L’aumento della popolazione e dei nuclei familiari piccoli se non singoli, l’aumento dell’offerta da produzioni lontane, come l’aumento della valenza emotiva e del segmento Premium, fa sì che all’origine aumenti l’offerta di packaging
Che fare? L’Italia, leader negli impianti di imballaggio specie per l’alimentare, sicuramente sa cosa proporre e ne ha le competenze.
È necessario che impiantistica, produzione e distribuzione dialoghino e, a partire dal disegno del prodotto, si concepisca il suo fine vita per semplificare il più possibile.
Di come ridurre gli scarti, consumare meno materiale ed energia…Queste le tematiche di cui parleremo con un panel di esperti, stimolati anche dall’emergere dell’economia circolare il cui scopo ultimo è riutilizzare tutto e azzerare gli scarti.
Commenti recenti