LA TRANSIZIONE

L’edizione 2021, si incentra sul tema della Transizione,  intesa come azione necessaria per valutare e misurare nel tempo le iniziative per una sostenibilità in linea con gli obiettivi  del PNRR e dell’Agenda 2030.

Misurare la sostenibilità, il carattere green o latu sensu sostenibile dei prodotti, è diventata una leva importante capace di incrementare in misura significativa le vendite. A fronte di questo successo sorge la necessità di differenziare le proposte di sostenibilità dando al consumatore evidenze chiare e misurabili del proprio impegno e dell’efficacia raggiunta.

21 ottobre 2021: Green Retail Forum, XI edizione

Il Green Retail Forum, il primo forum dedicato all’evoluzione sostenibile nel mondo del Retail e del Largo Consumo, giunge all’undicesima edizione.

Tema del 2021 è la TRANSIZIONE,  ovvero come misurare la sostenibilità.

Ne discuteremo con operatori di settore, istituzioni, enti di ricerca, retailer, imprese e molti altri nei:

3 osservatori, focus e analisi sull’evoluzione dell’offerta sostenibile nel mercato di riferimento e sull’innovazione;

3 tavole rotonde, confronto fra istituzioni, esperti e i principali player del largo consumo e della GDO

3 gruppi di lavoro: tavoli tematici che portano a confrontarsi retailer, imprese produttrici e fornitori di servizi.

A completare il programma della giornata:

Il tour virtuale negli ambienti di ACIN per conoscere l’innovazione del futuro nel retail

Il Premio “Emporio Solidale 2021”, la terza edizione del premio che incorona la realtà più solidale di tutta la nazione.

GreenRetail Evolution | Ieri, oggi e domani

In questi 10 anni il Forum, destinato agli operatori disponibili ad un confronto sui problemi e ad una condivisione sulle opportunità, ha coinvolto più di 180 aziende partecipanti, circa 1500 presenze fisiche e virtuali di pubblico, circa 50 gruppi tra workshops e tavole rotonde e una quindicina di ricerche originali presentate.

Molteplici sono quindi i contenuti e le esperienze che oggi, dopo aver traguardato la decima edizione, ci permettono di fare una riflessione su un arco di tempo considerabile già come un anniversario e, fatto ancora più significativo, in un’epoca in cui gli argomenti collegati alle sorti dell’uomo sulla Terra e alla sua responsabilità in termini di impatti ambientali e sociali hanno avuto un’accelerazione straordinaria. E da questa assunzione nasce l’eBook “GreenRetail Evolution” si vuole ripercorrere il percorso fatto in questi dieci anni e il punto della situazione sulla sostenibilità nel largo consumo e nella distribuzione ad oggi.

Da quest’ultima edizione è emersa anche una proattività imprenditoriale dell’industria e distribuzione e dei fornitori verso obiettivi di resilienza alla situazione attuale e verso gli obiettivi 2030, resi ancora più ambiziosi in considerazione dell’arretramento registrato per l’emergenza in corso.

Leggi post

Green Retail Forum 2021 | LA TRANSIZIONE

Milano, 21 Ottobre 2021 | Accenture Customer Innovation Network

Partner GRF2021

Chiusa con successo la IX edizione del GreenRetail Forum!

La nona edizione del forum organizzato da PLEF – Planet Life Economy Foundation per discutere su come evolve il largo consumo attraverso l’osservazione di ciò che accade nella distribuzione, ha richiamato ancora più operatori che in passato (circa 170 presenze nell’arco della giornata). Probabilmente perché il Green New Deal dell’Unione Europea e dall’Italia non è una passeggiata: per la riduzione dei gas serra in Italia bisogna scendere da 460 milioni di tons di CO2 attuali a 260 milioni entro il 2030 e le proiezioni alla luce di quanto già deciso arrivano solo a 380 milioni. Occorrono soldi – la finanza mondiale oggi punta 38.000 miliardi di dollari sugli investimenti responsabili – ma occorrono anche riforme fiscali che riguardino la riallocazione dei sussidi attuali e l’introduzione di una carbon tax. La partita si gioca sul tempo, e il cambiamento climatico, così come l’uso delle risorse del pianeta, procede più in fretta delle reazioni nelle comunità internazionali: si pensi solo che quest’anno a metà luglio avevamo già consumato il pianeta mentre nel 2000 avveniva a settembre (overshoot day). Greta, l’ONU e l’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile stanno mobilitando le persone e l’Italia apparentemente è attiva: guardando i 17 obiettivi al 2030 (SDGs), il nostro paese in Europa è con l’Olanda la nazione più impegnata nella produzione e consumo responsabile, mentre è ultima con la Grecia nel creare lavoro dignitoso. E il mondo del largo consumo cosa fa? Dall’indagine annuale sulle comunicazioni degli operatori (Osservatorio PLEF), si conferma che l’industria è più impegnata sui processi interni (impianti-modelli produttivi) e la distribuzione più sui processi esterni (rapporto col territorio, filantropia),...

I modelli e la sostenibilità

Le imprese adottano secondo il background e la visione degli imprenditori e del board management dei modelli, tanto che nel linguaggio tecnico si parla “obbligatoriamente” di Modello di Attività.  Ma i tempi cambiano, le priorità non sono più le stesse e soprattutto i bisogni su cui le imprese si sono impegnate non si esprimono più allo stesso modo. I modelli attivati diventano obsoleti, se non dannosi e quando si capisce l’urgenza di cambiarli ci si scontra con l’abitudine, la sicurezza e il costo che tendono ad impedire le rivisitazioni se non l’innovazione. In questa fase storica la consapevolezza dei vincoli di sostenibilità ambientale, sociale ed economica rende urgente ragionare su ciò che è utile e ciò che non lo è più. Il Green Retail Forum ha preso tre temi su cui la pratica e la letteratura hanno parlato di modelli su cui si pongono delle domande: La Marca o meglio il brand con le sue valenze di attrattività, empatia notorietà rappresenta ancora uno status symbol è testimonianza di stili di consumo non più appropriati; la marca privata (PAM) esprime effettivamente una responsabilità più riconoscibile da parte del pubblico; il territorio dopo le esperienze delle DOP, IGP e DOC può diventare simbolo di orgoglio locale e consapevolezza del bene comune? Il Ciclo di vita che, nella generazione tra gli anni ’70-’90, si è qualificato con l’introduzione del “Best Before” identificando positivamente la responsabilità del produttore anche fuori dai cancelli della fabbrica – ovvero dalla culla alla morte – ha ancora senso? Il rischio che abbia portato a politiche di obsolescenza programmata e ad effetti di scarti e sprechi è effettivo?...

La filiera produttiva

La filiera di fornitura è considerata dai cittadini consumatori tanto importante quanto la capacità di produrre e controllare la qualità di ciò che viene offerto nel largo consumo, senza però riflettere su chi e cosa c’è a monte della distribuzione e della trasformazione industriale. In questa area di alta sensibilità e ignoranza da parte di chi acquista, la responsabilità degli operatori: industria e distribuzione, fa la differenza, che in alcuni casi diviene competitiva. Il pubblico ha incominciato a sensibilizzarsi al tema con le problematiche del lavoro minorile in alcuni beni di consumo, in particolare abbigliamento e sport. Da problematiche (negative) legate allo sfruttamento del lavoro minorile sottopagato, e da aspetti (positivi) della diffusione del concetto del mercato equo e solidale sono emersi i problemi di molte produzioni dei paesi emergenti, ricchi di materia prima non trasformata. Progressivamente la responsabilità degli acquirenti salì, non potendo o volendo chiudere gli occhi sulle prassi speculative degli intermediari. La certificazione sul rispetto dei diritti umani e via via su pratiche di produzione legali è cresciuta, determinando il tentativo di comunicare sempre più con trasparenza ma….le crisi hanno accentuato il problema portando il prezzo ad un livello di discriminazione  prevalente in molti mercati e favorendo la crescita di una mala gestione dei lavoratori nella prima fase dell’attività, che influisce sia sul piano sociale per chi è coinvolto, sia sul piano della qualità, dove la lotta di prezzo schiaccia anche il ritorno economico per un lavoro fatto bene. Di queste problematiche e delle possibili soluzioni ispirate dal principio della trasparenza si discuterà nella seconda plenaria del mattino. Cercando di capire in diverse categorie quali strumenti...